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Ornella Vanoni, 90 anni in evoluzione

Ornella Vanoni, novanta anni in evoluzione

Maria Grazia Chiuri, Veronica De Andreis e Rebecca Baglini celebrano con Harper's Bazaar Italia un'icona indiscussa nel giorno del suo novantesimo compleanno.

Un’icona è un essere unico che ammalia e attira come un magnete, imprimendosi in un pubblico che l’osserva vivere in quell’equilibrio tra l’essere inafferrabile e terribilmente umana. Ornella Vanoni è una di queste creature che ha vissuto mille vite e sperimentazioni, mantenendo questo artistico equilibrio. Dalle parole di Maria Grazia Chiuri: “Ornella Vanoni è voce, corpo, emozione. Incarna un’idea di performer totale, in grado di esprimere tutte le nostre emozioni, da quelle più profonde fino all’ironia più leggera. È stata ed è ispirazionale per la moda italiana e internazionale: una bellissima ragazza, come lei stessa si è definita, apripista di quell’empowerment che abbraccia la complessità del femminile con le sue fragilità e le sue straordinarie energie. Auguri davvero.”

Una figura controversa e conturbante che ha sempre tirato dritto per la sua strada, attraverso un corpo elegante, uno stile difficile da incasellare e quel modo di cantare e interpretare, naturalmente drammatico e poeticamente svogliato. Il suo inizio e ciò che è venuto poi, ha qualcosa di tremendamente attuale. Una ragazza un po’ persa che approda al Piccolo Teatro Strehler senza sapere quale fosse il suo posto nel mondo, lasciandosi guidare dalla vita e dagli incontri. Si forgia della sua stessa natura timida e di acuta osservatrice, seguendo la sua indole curiosa che le appartiene tutt’ora. “La vita è l’arte dell’incontro” questa è la frase di Ornella Vanoni che più risuona all’anima di Veronica De Andreis, sua storica collaboratrice, che aggiunge “Siamo i nostri incontri, niente di più vero. Ornella ha il carattere di un’araba fenice”.

E così Ornella Vanoni si trasforma: dall’elitarismo teatrale e sofisticato de “Le Canzoni della Mala” - pioniere di argomenti sdoganati nel pop di oggi - passa alle note colorate del bossanova, affascinata da Vinicius De Moraes e dalla scintilla del nuovo che le calza a pennello. La sua sensualità, mai nascosta perché insita nella sua persona, la porta poi a interpretare e trasmettere tutto il suo vissuto, fatto di amore, delusioni, errori, gioie, insoddisfazioni e un fortissimo punto di vista, il suo, che invita apertamente ad abbracciare la nostra parte maschile e femminile, senza far vincere né una né l’altra ancora oggi.

E quindi, come ricorda Rebecca Baglini, ”Tanti auguri ad una donna straordinaria, un'icona di stile ed eleganza che grazie alla sua musica è riuscita ad entrare nelle corde più profonde di tutti noi. Ricordo come fosse ieri quando andai a casa sua e, tra una chiacchiera e l’altra, mi regalò un suo bellissimo abito bianco di Dusan che per lei aveva un significato profondo, perché legato ad un momento intimo ed importante della sua vita. Un mito vivente!"

Ornella Vanoni ha sempre espresso molto attraverso temi scomodi, modi di essere privi di ogni sovrastruttura, interpretando parole scritte da penne immense tra cui Gino Paoli, Dario Fo, Franco Califano e Bruno Lauzi, a cui ha dato un sapore che prima o poi ognuno di noi assaggerà. La sincerità di Ornella Vanoni è probabilmente ciò che la definisce iconica. Una sincerità difficile da gestire in passato e tremendamente forte oggi, che la rende, il giorno del suo novantesimo compleanno, ancora una volta pioniera di ciò che incessantemente inseguiamo: la sudatissima libertà di dar voce a ciò che vogliamo, cambiando suono ogni volta reputiamo sia il momento di farlo.